Il rabbino capo di Roma spiega la reazione degli esponenti religiosi ebrei
Riccardo Di Segni
Il suo libro non rispetta i criteri di una ricerca storica seria
Non si placano ancora le polemiche sul libro di Ariel Toaff, dove è stato affermato che gruppi di fondamentalisti ebrei ashkenaziti avrebbero praticato infanticidi rituali. Dopo la prima ondata di critiche, è ora la volta di appelli e proteste in difesa di Toaff e del suo diritto alla ricerca e alla libera espressione. Sotto accusa c’è anche la dichiarazione subito sottoscritta dai rabbini italiani. Si è parlato di cieco fondamentalismo, scomunica (che neppure i vescovi italiani oserebbero fare), rogo, messa al bando, censura, linciaggio morale, fatwa, addirittura di crocifissione. Tra gli altri Carlo Ginzburg, riferendosi a chi ha criticato prima di leggere e forse intendeva anche i rabbini, ha parlato di «un gesto stupidamente intollerante». Continua a leggere »