“Ghetto, un pastrami triste e solitario” è il titolo di questa recensione di un sito culinario, Puntarella Rossa. Leggete i commenti firmati in calce all’articolo. I gestori kasher scoprono che il web sa anche far male.
Vabbè, ci sono forme di ingenuità che è giusto vengano punite. Però le punizioni dovrebbero avere una proporzione. Comunque alla fine il consiglio è questo: se siete a Roma e vi viene voglia di pastrami – magari perché siete recentemente stati a New York e vi siete goduti il famoso monumento da una libbra di Katz’s – beh, lasciate perdere. Lo so, state già pensando che “al Ghetto qualcuno che ti fa un pastrami decente lo troveremo di sicuro”. Attenzione, rischiate di sedervi, ingannati anche dai tre adesivi del Gambero Rosso, ai tavolini all’aperto del Bistrot kosher cafè, in via Madonna del Pianto 69. Un locale tanto carino, visto da fuori, tutto laccato bianco, con le tinte giuste, e i funghi che riscaldano per bene, quanto approssimativo nel servizio e, purtroppo, nella cucina.