La difficile ricerca di un partito kasher e i benefici dell’estraneità istituzionale. Un Commento
Riccardo Di Segni
Alla recente cerimonia annuale per il premio in memoria del Commissario Palatucci, presso la scuola di Polizia di Roma, le autorità dello Stato intervenute hanno sottolineato il forte impegno delle forze dell’ordine a tutela delle categorie esposte a rischio, citando le comunità ebraiche, le comunità di recente immigrazione, gli omosessuali. Mentre dobbiamo rinnovare la nostra gratitudine per quanto viene fatto per la nostra sicurezza, non possiamo non riflettere sugli accostamenti proposti, che esprimono la posizione che viene attribuita agli ebrei nella classificazione burocratica e politica e nell’immaginazione diretta e spontanea, pure animata da sentimenti di amicizia. Siamo considerati categorie a rischio sostanzialmente estranee. Eppure nella sala di accesso all’aula dove si svolgeva il convegno faceva bella mostra di sé un busto in onore del fondatore della scuola, Salvatore Ottolenghi, di evidenti origini ebraiche. Gli ebrei hanno fondato quella scuola, ma rimangono estranei.