Sarà referendum su Netanyahu, un caratteraccio di cui Israele si fida. Storia di un guardiano solo e sospettoso. AI primi di marzo Netanyahu parlerà al Congresso degli Stati Uniti. Poi, il 17 marzo, correrà per le elezioni di Israele
Giulio Meotti
Era il 1997 quando un giornalista di Haaretz, Ari Shavit, scrisse un pezzo intitolato “L’anno dell’odio per Bibi”. Quell’odio dura da vent’anni. Ai primi di marzo Benjamin Netanyahu parlerà per la terza volta al Congresso degli Stati Uniti. E sarà un record, perché l’unico leader straniero a cui è stato concesso un tale onore è stato l’inglese Winston Churchill. Pochi giorni dopo, Netanyahu andrà a elezioni. E se venisse rieletto batterebbe un altro record: sarebbe il primo ministro israeliano più a lungo al potere, anche più del patriarca David Ben Gurion che dominò gli anni Cinquanta e Sessanta.