Una lezione tratta dagli insegnamenti di rav Shlomo Wolbe (1914-2005) uno degli ultimi maestri del movimento del Mussàr, che con una forte caratterizzazione psicologica, pone l’etica e i rapporti interpersonali al centro della vita ebraica
Dopo la festa di Rosh Hashana e durante il cosiddetto periodo dei “Dieci terribili giorni di pentimento”, molte persone possono cadere in un leggero stato di depressione semplicemente pensando che la data di Yom Kippùr si sta rapidamente avvicinando. Queste persone sanno bene che cosa ci si aspetta da loro, ma semplicemente sentono che non riescono a vivere seguendo le regole dettate da Dio, oppure si sono convinte che il loro livello di spiritualità sia così basso da impedire che mai le loro colpe potranno essere perdonate.
È però sicuro che il primo passo nel processo di pentimento si può concretizzare solo con il totale annullamento dei questi due concetti; è vero che ognuno viene giudicato e ritenuto responsabile delle proprie azioni, ma è altrettanto vero che nessuno può raggiungere il punto oltre il quale non si possa più correggere la propria situazione.