Elena Lattes

Nell’Ebraismo sono molti i testi di supporto alla comprensione della Bibbia. Uno di questi, il cui nome proviene dal verbo “ricevere” e che è diventato di uso comune per indicare la pratica di indovinare il futuro attraverso l’interpretazione dei numeri (ma con l’accento spostato sulla prima vocale), è la Cabalà. Cabalà è dunque una “ricevuta” (anche nella lingua moderna) e si riferisce alle Tavole della Legge che, secondo le tradizioni bibliche, il Signore dette a Mosè sul Monte Sinai. Attorno ad essa si è sviluppata nei secoli una letteratura immensa: verso la fine del Medio Evo e nel Rinascimento alcuni cristiani, infatti, fondarono un movimento che, applicando procedure di studio cabalistiche anche al greco e al latino, trasformò “una tradizione religiosa esclusivamente ebraica in un fenomeno intellettuale universale.” Tra questi Pico della Mirandola fu sicuramente uno dei più famosi esponenti.
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