L’articolo è del Manifesto e le fonti sono tutte palestinesi, ma il problema è reale. Si può impedire in uno stato democratico a dei cittadini l’accesso ai servizi su base etnica? E quando l’etnia in discussione è la stessa dei paesi in guerra e che circondano lo stato ebraico?
PS Il Tribunale regionale di Nazareth ha annullato le restrizioni il 14.7.2019

Domani sarà una domenica decisiva per Adalah. Gli avvocati di questa ong impegnata nella tutela legale della minoranza araba (palestinese) in Israele, spiegheranno ai giudici i motivi della denuncia che hanno presentato contro l’amministrazione comunale di Afula, città ebraica della Galilea che dal 26 giugno vieta ai non residenti di entrare nel parco pubblico della città. Ed è superfluo precisare che i “non residenti” sono i palestinesi che vivono nei villaggi arabi vicini. La presenza dei non residenti, spiegano il sindaco Avi Elkabetz e il suo entourage, limita il «pieno godimento» del bene pubblico da parte dei cittadini di Afula che contribuiscono alla cura del parco attraverso le tasse comunali. Da qui la «necessità» di porre delle restrizioni.
Continua a leggere »