Erano stati inventati da un ebreo. Vennero espropriati dal regime per una cifra risibile. Cartoncini per i timidi: «Vorrei una scatola di Fromm»
Ancora dopo il ’68. In farmacia in Germania si chiedeva discretamente «ein Frommie», un pacchetto di preservativi con i tradizionali colori giallo e rosso. Le generazioni passano, e i nomi scompaiono, ma sono sempre in vendita con il nome «Mapa». E’ un paradosso del III Reich: i Fromm erano un’invenzione ebrea, un prodotto immorale che minava la società tedesca, e sabotava l’ordine di Hitler di produrre figli maschi per l’esercito che avrebbe conquistato il mondo, ma era un’azienda che guadagnava milioni di marchi, e la espropriarono. Una piccola storia nella grande storia raccontata dallo storico Gütz Galy con il giornalista Michael
Sontheimer nel saggio Fromms.Wie der jüdische Kondomfabrikant Juius F. unter die deutschen Raüber fiel, «Come il fabbricante ebreo di preservativi Juiu F. cadde vittima dei predoni tedeschi» (Fischer Verlag; 224 pag.; 19,90 euro).
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